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mercoledì 20 giugno 2018

UN PO' DI INFO E DATI SERI SUI ROM

#lastatisticachebellascienza

Un "censimento dei Rom", come lo chiama il "buon" Matteo, non ha alcun senso, dato che 1) la maggior parte dei Rom non vive nei campi... con un "censimento" di questo tipo si continuerà a considerare come vera l'equazione Rom = nomadi (i Rom sono lo 0,3% della popolazione italiana... i Rom che abitano in campi / insediamenti informali sono lo 0,04% della popolazione italiana) ;
2) esistono già i dati sui Rom negli insediamenti informali (dagli anni 80!), costantemente aggiornati dall'ISTAT, da associazioni varie (per esempio, l'Associazione 21 Luglio), da ricercatori universitari... e persino da Rapporti del Senato ; 
3) un censimento su base etnica (leggasi razziale) è illegale.

Invece di parlare di censimenti, anagrafi e cifre a caso, Salvini dovrebbe parlare dell'assurdità delle politiche di non integrazione dei Rom messe in atto dal governo Italiano dagli anni Ottanta. Si parla di "riziganizzazione" proprio perché i Rom normalmente non vivono nei campi... la parola "campo" neanche esiste in lingua Romanì... lo chiamano "o kampo"! 
Il docente rom Santino Spinelli (ebbene sì, è zingaro ed è pure professore), spiega che <<tutti i Rom italiani, quelli venuti qui nel 1400 e che hanno potuto integrarsi, vivono in casa (...) sono i Rom dell’est Europa a vivere nei campi, e la lista dei bambini che vi muore è un bollettino di guerra>>.
L'età media della popolazione Rom* è di 25 anni (la metà di quella della popolazione maggioritaria!) e hanno un indice di vecchiaia che è un terzo di quello normale (4,5% contro 11,2%), e ancora, tra i Rom le persone con più di 65 anni sono meno del 3%, in opposizione al 17% tra la popolazione totale.
Lo sapevate che i Rom hanno un'aspettativa di vita molto inferiore a quella degli italiani ? E che non sono originari della Romania ma dell'India? E che nei campi non ci vivevano prima che ce li costringessimo con delle leggi regionali? Lo sapevate che il nostro Paese è stato ribattezzato il "Paese dei campi"'? E che i Rom dicono ai figli di fare attenzione perché gli italiani/francesi/spagnoli ecc ecc rubano i bambini? No!? Sapevatelo!

I campi Rom non servono a nulla non perché sono costosi, ma perché sono un sistema di "segregazione su base etnica", come ha dichiarato il commissariato per i diritti umani del Consiglio d'Europa.
Esemplificativi della dilagante ignoranza degli Italiani sull'argomento sono i dati dello studio ISPO (Istituto per gli Studi sulla Pubblica Opinione) del 2008 sulla conoscenza dei Rom da parte degli Italiani: i Rom in Italia sono circa 150.000, ma il 35% degli intervistati ritiene che siano circa 2 milioni (solo il 6% ha dato come risposta un numero che si avvicina a quello reale); più della metà degli intervistati non sa quanti siano i Rom con cittadinanza italiana (circa 70.000), l’84% crede nello stereotipo che siano nomadi, e l’80% è convinto che vivano nei campi per scelta. In conclusione, il 42% degli intervistati ha sbagliato tutte e quattro le risposte, mentre solo lo 0,1% ha risposto correttamente a tutte e tre.
Concludo con una citazione del Rapporto conclusivo dell'indagine sulla condizione di Rom, Sinti e Camminanti in Italia del 2011, redatto dalla Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato: <<Il primo punto pratico è invece quello dei campi. Si tratta di una realtà che, con pochissime eccezioni, non esiste in altri Paesi europei. E si tratta di una realtà caratterizzata, per usare il linguaggio delle convenzioni internazionali, da condizioni inumane e degradanti. Si tratta di realtà incompatibili con qualsiasi progetto di inclusione e integrazione dove si riproducono quelle condizioni di crudele emarginazione i cui effetti si riversano poi nella vita delle città. È lì che generazione dopo generazione si perde il popolo delle discariche, un popolo fatto per più del quaranta percento da bambini fino ai quattordici anni.>>

* i dati socio-sanitari qui riportati riguardano esclusivamente i Rom che abitano in situazioni di precarietà. E' importante rendersi conto che la maggior parte dei Rom sono persone "qualunque", che conducono una vita "normale"... e nessuno saprà mai che hanno origini Rom poiché non corrispondono allo stereotipo dello "zingaro".

PS: nella foto qui sotto, il padiglione centrale del Museo della Cultura Rom di Bucarest.

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