Translate

Visualizzazioni totali del nuovo Blog

AGGIORNAMENTI DA SITI E BLOG

ASSOCIAZIONE 21 LUGLIO

ALEXIAN SANTINO SPINELLI

osservAzione

SUPPORTING ROMA VOICES

ROMA RIGHTS

OPRE ROMA!

RomaniNet - animated romani language cours

SEGRETARIADO GITANO

THE ROMANI WAY

MARCELLO ZUINISI (NAZIONE ROM)

sabato 20 febbraio 2016

IL PARERE DI UN ROM

Ancora si sta parlando dei rom in Italia.si diceva che sono 150.000 rom.Ma quanti sono rimasti ancora.Tanti sono andati...

Pubblicato da Emil Julien Costache su Sabato 20 febbraio 2016

Ende der Roma-Sklaverei in Rumänien vor 160 Jahren | Tiroler Tageszeitung Online - Nachrichten von jetzt!

160 ANNI FA LA FINE DELLA SCHIAVITU' DEI ROM IN ROMANIA



Ende der Roma-Sklaverei in Rumänien vor 160 Jahren | Tiroler Tageszeitung Online - Nachrichten von jetzt!

Bestürzung nach Anschlägen auf Roma-Zelte - ooe.ORF.at

SGOMENTO DOPO GLI ATTENTATI INCENDIARI CONTRO I ROM A LINZ (AUSTRIA) 





Bestürzung nach Anschlägen auf Roma-Zelte - ooe.ORF.at: Bestürzung nach Anschlägen auf Roma-Zelte

Groß ist die Bestürzung nachdem bekannt wurde, dass vor einigen Tagen mehrere Roma-Zelte in Linz angezündet wurden. „Die Anschläge erinnern an die Zeit des Nationalsozialismus“, sagt Balog Radul vom Zentrum für europäische Integration von Roma in Linz.

ROMANIPE' ITALIA - ELEZIONI AMMINISTRATIVE - APPELLO ALA COOPERAZIONE

Elezioni amministrative 2016
Alle Organizzazioni Politiche
Ai Candidati Sindaco
Ai Candidati ai Consigli Comunali

Oggetto: Appello alla cooperazione

Spett.li Organizzazioni
Gentili Candidati
Nel corso degli anni il tema della minoranza romanì è stato oggetto di distorsioni, falsità, interessi economici. Di conseguenza, abbiamo visto governi locali, regionali, nazionale ed europeo agire senza coerenza tra i principi dichiarati e promossi e i loro effettivi rispetto e applicazione. Soprattutto, le iniziative poste in essere solo raramente hanno risposto ai reali bisogni delle persone e delle comunità.
Nel corso degli anni abbiamo sistematicamente denunciato queste distorsioni, carenze e incoerenze su e intorno alla minoranza romanì, e lo abbiamo fatto ogni volta avanzando proposte costruttive e indicando un diverso approccio alla questione rom, al fine di scongiurare la normalizzazione di un “sistema illegale” che atomizza gli individui e tende ad impoverirne le capacità. Queste nostre proposte hanno un denominatore comune: sviluppare la vocazione autonoma delle comunità e maggiori responsabilizzazione e protagonismo, che è dovere delle istituzioni e dei governi locali, regionali e nazionale sostenere.
Anche quando mosso da buone intenzioni, le esperienze sul campo dimostrano, con evidenza, lo strutturale fallimento del modello di sviluppo degli interventi PER le comunità romanès: le politiche differenziate, l'assistenzialismo, l'autoreferenzialità e la partecipazione convenzionale del rom, promossi in passato dai governi locali per le comunità romanès, non hanno prodotto i benefici sperati.
La rete di attivisti, di esperti di sviluppo delle comunità e di associazioni che collaborano con la Fondazione romanì Italia da alcuni anni sperimentano con successo un diverso approccio politico-culturale al tema della minoranza romanì. Le due articolazioni devono stare insieme, perché esperienze in contesti minoritari pongono in evidenza una diffusa corrispondenza tra desertificazione culturale ed esclusione sociale.
Quello che proponiamo è un approccio politico-culturale fondato sui principi della solidarietà, della giustizia sociale, della legalità come cultura dei diritti esigibili, della valorizzazione delle risorse di tutte le componenti sociali, approccio interpretato secondo un modello di sviluppo degli interventi CON le comunità romanès e finalizzato alla normalità e autonomia di ciascuna persona/famiglia. Questo modello si fonda sulla strategia della partecipazione attiva e qualificata del rom, specifica e non esclusiva, laddove i requisiti etici, morali e professionali sono fondamenti imprescindibili e rappresentativi di una nuova romanipè.
Oltre i principi, in concreto il nostro approccio politico-culturale al tema della minoranza romanì si sviluppa con l'avvio di percorsi di community welfare: non solo per superare la condizione di segregazione abitativa, dal campo nomade ad altro, e per contrastare la discriminazione e l'esclusione; ma anche per potenziare la vocazione autonoma delle comunità e una loro piena responsabilizzazione, al fine di costruire una nuova romanipè (un modo nuovo, contemporaneo, di essere rom e di essere minoranza) perseguendo le seguenti finalità:
1. evoluzione interculturale del conflitto identitario delle comunità romanès;
2. contrasto della discriminazione, esclusione e segregazione abitativa;
3. diffusione efficace della cultura romanì.
Il cerchio si chiude positivamente con le seguenti scelte:
1. depoliticizzare il tema della minoranza romanì per garantire il successo di politiche dinamiche con il coinvolgimento attivo;
2. costituire una piattaforma scientifica composta da mondo scientifico - comunità di minoranza - società civile per pianificare le politiche e per valutare le iniziative realizzate;
3. sostenere su base meritocratica la collaborazione tra i governi locali e regionali e le organizzazioni espressione delle comunità romanès e autorevoli professionisti rom e sinti;
4. utilizzare le possibilità che le istituzioni europee offrono per lo sviluppo delle comunità romanès.
Questo appello sarà inviato a tutti i candidati (sindaco e consiglieri comunali) alle elezioni amministrative del 2016. La Fondazione romanì Italia invita le organizzazioni politiche, i candidati sindaci e i candidati ai consigli comunali a condividere e definire con gli attivisti, gli esperti e le associazioni che collaborano con la Fondazione romanì Italia un programma politico per le comunità romanès del proprio territorio nell'interesse di tutta la collettività.
ADESIONI

Rom, l'Europa striglia Renzi: "Sgomberi forzati a Roma violano obblighi internazionali"

Rom, l'Europa striglia Renzi: "Sgomberi forzati a Roma violano obblighi internazionali"

160 de ani de la dezrobirea romilor

 160 anni dalla liberazione dei Rom in Romania





FOTO 160 de ani de la dezrobirea romilor. Evenimentul a fost marcat printr-un simpozion, la Asociaţia Partida Romilor Pro-Europa din Bacău | adevarul.ro

Rukeli_Thaj amen sijam sar tumen 2014

ROM A ROMA - DAL CENTRO DI VIA SALARIA


Idea Rom Onlus

A noi Rom sono in tanti a non considerarci esseri umani. Vorrebbero solo educarci e bastonarci. È importante quello che alcuni di noi stanno pubblicando perché aiuta a capire concretamente cosa fanno quelli che dicono di volerci "aiutare", che poi sono gli stessi ad affermare che noi non vogliamo integrarci. Un abbraccio e tanta solidarietà da Torino.

Maruntel Eva:
Vogliono togliere tutti i diritti dei rom che abitano nel centro di via salaria. Sono peggio degli animali. Decidono della nostra vita, cosa farci mangiare e come mangiare. Non possiamo più disporre di un frigorifero, non possiamo più cucinare e dare da mangiare ai nostri bambini. Ci daranno il loro cibo una volta al giorno , solo la cena nelle scatole, roba marcia e con la muffa , come hanno fatto tante altre volte. Non sappiamo se è giusto che il comune e altri debbano decidere per noi. Chiedo il vostro pensiero, il vostro aiuto disinteressato, di mettervi per un po' al nostro posto. Voi potreste vivere in questi condizioni ?

Torino, arriva il TgRom. Una web tv per i nomadi con i fondi della Compagnia di San Paolo - Repubblica.it

Torino, arriva il TgRom. Una web tv per i nomadi con i fondi della Compagnia di San Paolo - Repubblica.it

Proteste Rom a Roma - iltempo

leggi qui: Roma Capitale - iltempo

Segregare costa: 100 milioni spesi inutilmente per i campi rom | Yalla Italia

articolo vecchio ma interessante



Segregare costa: 100 milioni spesi inutilmente per i campi rom | Yalla Italia