Elezioni amministrative 2016 Alle Organizzazioni Politiche
Ai Candidati Sindaco
Ai Candidati ai Consigli Comunali
Oggetto: Appello alla cooperazione
Spett.li Organizzazioni
Gentili Candidati
Nel corso degli anni il tema della minoranza romanì è stato oggetto di
distorsioni, falsità, interessi economici. Di conseguenza, abbiamo visto
governi locali, regionali, nazionale ed europeo agire senza coerenza
tra i principi dichiarati e promossi e i loro effettivi rispetto e
applicazione. Soprattutto, le iniziative poste in essere solo raramente
hanno risposto ai reali bisogni delle persone e delle comunità.
Nel corso degli anni abbiamo sistematicamente denunciato queste
distorsioni, carenze e incoerenze su e intorno alla minoranza romanì, e
lo abbiamo fatto ogni volta avanzando proposte costruttive e indicando
un diverso approccio alla questione rom, al fine di scongiurare la
normalizzazione di un “sistema illegale” che atomizza gli individui e
tende ad impoverirne le capacità. Queste nostre proposte hanno un
denominatore comune: sviluppare la vocazione autonoma delle comunità e
maggiori responsabilizzazione e protagonismo, che è dovere delle
istituzioni e dei governi locali, regionali e nazionale sostenere.
Anche quando mosso da buone intenzioni, le esperienze sul campo
dimostrano, con evidenza, lo strutturale fallimento del modello di
sviluppo degli interventi PER le comunità romanès: le politiche
differenziate, l'assistenzialismo, l'autoreferenzialità e la
partecipazione convenzionale del rom, promossi in passato dai governi
locali per le comunità romanès, non hanno prodotto i benefici sperati.
La rete di attivisti, di esperti di sviluppo delle comunità e di
associazioni che collaborano con la Fondazione romanì Italia da alcuni
anni sperimentano con successo un diverso approccio politico-culturale
al tema della minoranza romanì. Le due articolazioni devono stare
insieme, perché esperienze in contesti minoritari pongono in evidenza
una diffusa corrispondenza tra desertificazione culturale ed esclusione
sociale.
Quello che proponiamo è un approccio politico-culturale
fondato sui principi della solidarietà, della giustizia sociale, della
legalità come cultura dei diritti esigibili, della valorizzazione delle
risorse di tutte le componenti sociali, approccio interpretato secondo
un modello di sviluppo degli interventi CON le comunità romanès e
finalizzato alla normalità e autonomia di ciascuna persona/famiglia.
Questo modello si fonda sulla strategia della partecipazione attiva e
qualificata del rom, specifica e non esclusiva, laddove i requisiti
etici, morali e professionali sono fondamenti imprescindibili e
rappresentativi di una nuova romanipè.
Oltre i principi, in
concreto il nostro approccio politico-culturale al tema della minoranza
romanì si sviluppa con l'avvio di percorsi di community welfare: non
solo per superare la condizione di segregazione abitativa, dal campo
nomade ad altro, e per contrastare la discriminazione e l'esclusione; ma
anche per potenziare la vocazione autonoma delle comunità e una loro
piena responsabilizzazione, al fine di costruire una nuova romanipè (un
modo nuovo, contemporaneo, di essere rom e di essere minoranza)
perseguendo le seguenti finalità:
1. evoluzione interculturale del conflitto identitario delle comunità romanès;
2. contrasto della discriminazione, esclusione e segregazione abitativa;
3. diffusione efficace della cultura romanì.
Il cerchio si chiude positivamente con le seguenti scelte:
1. depoliticizzare il tema della minoranza romanì per garantire il
successo di politiche dinamiche con il coinvolgimento attivo;
2.
costituire una piattaforma scientifica composta da mondo scientifico -
comunità di minoranza - società civile per pianificare le politiche e
per valutare le iniziative realizzate;
3. sostenere su base
meritocratica la collaborazione tra i governi locali e regionali e le
organizzazioni espressione delle comunità romanès e autorevoli
professionisti rom e sinti;
4. utilizzare le possibilità che le istituzioni europee offrono per lo sviluppo delle comunità romanès.
Questo appello sarà inviato a tutti i candidati (sindaco e consiglieri
comunali) alle elezioni amministrative del 2016. La Fondazione romanì
Italia invita le organizzazioni politiche, i candidati sindaci e i
candidati ai consigli comunali a condividere e definire con gli
attivisti, gli esperti e le associazioni che collaborano con la
Fondazione romanì Italia un programma politico per le comunità romanès
del proprio territorio nell'interesse di tutta la collettività.
ADESIONI