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giovedì 11 febbraio 2016

IL PREGIUDIZIO, LA DISCRIMINAZIONE E LE BUFALE RAZZISTE GIRANO IN RETE

Il titolo sopra e le sottolineature sono mie. Paolo
 
da Roberto Malini /FB)
8 h ·
Una comunicazione improntata al pregiudizio che capovolge la realtà di una persecuzione
Mi è dispiaciuto trovarla - condivisa - in una pagina Facebook frequentata da persone che dovrebbero conoscere gli esiti della persecuzione razziale e della propaganda intollerante. Questo genere di informazioni non veritiere e improntate a porre un popolo sotto una cattiva luce è l'equivalente moderno dei "Protocolli dei Savi Anziani di Sion".
A Milano e in Italia vive una gente perseguitata, la cui speranza di vita media a causa dell'emarginazione, dell'indigenza e dei continui sgomberi è scesa a 45 anni, contro gli 80 degli italiani. 
Eppure, si afferma l'opinione errata che le istituzioni li sostengano e combattano il loro disagio sociale. "Villette ai rom a soli 90 euro al mese": i media principali hanno accolto e diffuso questa notizia. Vogliamo scherzare? - Scrivo nella pagina in cui è stato postato l'articolo, seguito da commenti indignati e offensivi contro i rom e non contro le istituzioni - 
Si tratta di un numero esiguo di strutture prefabbricate di bassa qualità concesse a poche famiglie (ottanta individui in tutto), a fronte dello sgombero di migliaia di persone rom che ora sono in marcia verso il nulla. E' un progetto messo in atto per gettare fumo negli occhi dell'Unione europea, che ha stanziato fondi ingenti per l'integrazione dei rom colpiti da indigenza, disagio ed esclusione. Gli "ospiti" pagheranno un affitto da casa popolare, ma saranno controllati come carcerati, giorno e notte, e soggetti ad allontanamemto in base al giudizio di chi li controlla. Nessuna libertà, nessuna dignità, nessuna parità con i vicini. Le famiglie hanno sottoscritto il patto solo perché hanno bambini e malati e non vedono alternative di sopravvivenza. Prima di giudicare un'etnia e un gruppo sociale emarginato e vessato bisognerebbe quantomeno andare a conoscerlo personalmente e verificare la qualità dell'esistenza cui è costretto.

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