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domenica 3 gennaio 2016

IDEA ROM SULLO SGOMBERO DI VIA IDRO

 
 
 
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DISUMANI ALL'OPERA ANCHE A MILANO: DIAMO UNA MANO AI ROM DI VIA IDRO
Subito dopo le feste natalizie i Rom del campo regolare di via Idro di Milano, nel quale vivono da 26 anni, saranno sgomberati. In 26 anni si sono inseriti, hanno costruito rapporti con il quartiere nel quale vivono regolarmente, i loro figli vanno a scuola. Sono tutti cittadini italiani, molti di loro discendono dai Rom internati nei campi di concentramento nazifascisti italiani. Dovranno abbandonare le loro case, le loro attività, i loro beni e affetti, i loro figli dovranno abbandonare le scuole che frequentano.
Come soluzione alternativa il Comune di Milano offre loro i container dei Centri di Emergenza Sociale e di Centri di Autonomia Abitativa nei quali sono già ospitate le famiglie rom sgomberate dai campi irregolari (che dovrebbero lasciare il loro posto alle famiglie di via Idro senza nessuna soluzione). In ogni caso l’ospitalità in questi centri è temporanea, in strutture precarie (container di 12-15 metri quadri per le famiglie di minimo 4-5 membri). Potrebbero stare lì al massimo un anno e in quest’anno il Comune di Milano dovrebbe offrire loro i percorsi di integrazione e di autonomia. Abbiamo seri dubbi che questi percorsi possono realizzarsi in un anno visti i precedenti con molte altre famiglie ospitate già in questi centri che non hanno avuto nessun percorso e sono finite per strada. Non si capisce poi perché questi percorsi non vengono effettuati direttamente dal campo nel quale le persone hanno già una loro casa evitando tra l’altro anche i costi di permanenza nei centri del Comune.
IL CENTRO DI AUTONOMIA ABITATIVA DEL COMUNE DI MILANO: CONTAINER E LA CUCINA COMUNE
Il “superamento dei campi Rom” deve essere una decisione condivisa e concordata con le famiglie e deve essere una scelta con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita delle famiglie, non di peggiorarle. Non si può ridurre alla chiusura del campo e alla deportazione nei centri temporanei senza nessuna certezza per il futuro loro e dei loro figli.
Il comune di Milano ha speso quasi 6 milioni di euro di soldi pubblici negli ultimi 3 anni e questi soldi non hanno portato nessun miglioramento per le comunità Rom di Milano perchè sono stati usati esclusivamente per gli sgomberi, per i Centri di emergenza sociale e per la loro gestione.
Insieme alle famiglie Rom di via Idro chiediamo al Comune di Milano di non sgomberare il campo di via Idro finchè non siano definite le soluzioni concrete di inserimento abitativo e lavorativo per gli abitanti. Solo allora la chiusura del campo di via Idro, come di ogni altro campo, può avere un senso: dare una prospettiva di inclusione sociale e di miglioramento delle condizioni di vita delle persone.
Vi chiediamo di aiutare gli abitanti del campo di via Idro nel loro sforzo di mantenere la dignità e di non essere costretti di iniziare la propria vita da capo, perdendo tutto. Vi chiediamo di perdere qualche minuto del vostro tempo e scrivere entro l’11 Gennaio al Sindaco di Milano Giuliano Pisapia.
Grazie per il vostro appoggio
Famiglie di via Idro, Consulta Rom e Sinti di Milano.
Se siete d’accordo inviate questa e mail al Sindaco di Milano sindaco.pisapia@comune.milano.it:
Illustre Sindaco di Milano, Giuliano Pisapia
Non sgomberi le persone dal campo di via Idro fino a quando non ci sono le soluzioni concrete e durature per il loro inserimento abitativo e lavorativo.
Per conoscenza a :
Marco Granelli, Assessore alla siccurezza: Assessore.Granelli@comune.milano.it ;
Prefetto di Milano: ugo.taucer@interno.it;
La comunità di via Idro: romviaidro@gmail.com;
Idea Rom Onlus: idea.rom@gmail.com
Per favore, condividete questa lettera

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