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"Rom e gagé cittadini del mondo" | Minori.it - Centro nazionale di documentazione e analisi per l'infanzia e l'adolescenza

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Minoranza linguistica romanì: distorsioni e falsità

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Minoranza linguistica romanì:
distorsioni e falsità

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Un'altra regione, il Veneto, cancella la legge regionale per le comunità romanès.

Se una legge regionale non funziona (e leggi regionali per le comunità romanès dagli anni '80 hanno prodotto più disastri che benefici), la politica ha il dovere costituzionale di approvare una diversa legge regionale.

Negli anni '80 undici regioni Italiane hanno approvato leggi regionali per le comunità romanès, variamente denominati (rom e sinti, nomadi, zingari, seminomadi, ecc.) con testi normativi e contenuti pressochè identici.

In tutte queste leggi regionali la costante è l'assenza di partecipazione e qualificata della minoranza romanì, e l'equivalenza tra “cultura rom” e “nomadismo” per un'errata denominazione e rappresentazione etnica (quella riferibile all'idea che le comunità romanès siano “nomade”), che ha portato a ridurre la salvaguardia della cultura romanì alla “tutela” del diritto al campo di sosta.

In questi testi normativi regionali è assente qualsiasi riferimento alla lingua-cultura romanì, eppure esperienze sul campo, in ambito rom ed in altri contesti di minoranza, mettono in evidenza una tendenziale, diffusa corrispondenza tra evaporazione linguistica, desertificazioni culturale e rischio di devianza sociale.

Le distorsioni e le mancanze presenti nelle leggi regionali per le comunità romanès sono ancora oggi tutte concentrate nel dibattito pubblico per la minoranza romanì esercitando la loro nefasta influenza, ed hanno permesso di strutturare un “sistema” con un modello di sviluppo degli interventi privo di senso, fondato su politiche differenziate ed assistenzialismo.

Eppure oggi c'è chi presenta proposte di legge per la minoranza romanì (Parlamentari o popolari) e proposte di legge regionali per le comunità romanès i cui testi normativi contengono le stesse distorsioni, mancanze, politiche differenziate ed assistenzialismo del passato.

Tenendo conto delle distorsioni, delle mancanze e delle scelte politiche sbagliate per la minoranza romanì del passato, la Fondazione romanì Italia e la rete di attivisti/associazioni, in collaborazione con associazione LEM Italia, Università degli studi di Teramo e docenti di altre Università, abbiamo presentato
al Governo Italiano 

una proposta di legge nazionale per la minoranza linguistica romanì

ed alle Regioni Italiane 
un modello di proposta di legge regionale per le comunità romanès


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