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giovedì 17 novembre 2016

VIA IDRO

Milano, 7 novembre 2016
A:
Sindaco Giuseppe Sala
Vicesindaco Anna Scavuzzo
Assessora Carmela Rozza
Assessore Pierfrancesco Majorino
Assessore Marco Granelli
Dott.ssa Tiziana Ferrittu - Coordinamento Linee Guida Rom, Sinti e Caminanti Comune di Milano

Oggetto: Situazione ex abitanti campo rom via Idro presso il CeAS e attuazione dei programmi previsti. Richiesta di incontro urgente.

Gentili Signore, Egregi Signori
Siamo venuti a conoscenza che nei giorni scorsi sono state consegnate lettere di richiamo a due dei cittadini accolti presso il Centro di Autonomia Abitativa al CeAS di Parco Lambro per violazione di alcune regole contenute nell’Accordo di Accoglienza sottoscritto da alcune famiglie in seguito alla chiusura del campo rom regolare di Via Idro.
Per la chiusura del campo rom di via Idro abbiamo svolto un ruolo attivo di confronto e mediazione con l’assessore Granelli. In particolare ci siamo adoperati affinché tutte le famiglie che erano residenti regolarmente nel campo rom via Idro potessero essere alloggiate in strutture abitative dignitose (e questo purtroppo non è stato possibile per tutti) e che la chiusura del campo diventasse l’occasione dell’avvio di una vera integrazione nel tessuto sociale cittadino (come indica la delibera n° 1444 del 17 agosto 2015, con la quale la Giunta ha sancito la chiusura del campo rom di via Idro).
Più volte, nelle riunioni convocate su esplicita richiesta dell’allora presidente della Zona 2 Mario Villa e del presidente della Commissione Coesione Sociale e Sicurezza del CdZ 2 Stefano Costa, l’assessore Granelli ha affermato che il programma di accoglienza presso i centri (CES e CAA) sarebbe durato il tempo necessario (inizialmente previsto in 1 anno + 1) per consentire la realizzazione di progetti tali da permettere, da una parte, ai soggetti accolti di conseguire una reale autonomia economica e dall’altra per individuare soluzioni abitative più dignitose e integrate nella città.
Per quanto riguarda il pagamento dei contributi alle spese di gestione dei centri, di solito previsti negli Accordi di Accoglienza, l’assessore Granelli aveva promesso che sarebbe stato richiesto solo quando, anche grazie ai “percorsi”, queste famiglie ne avrebbero avuto le possibilità.
Ora, sia gli operatori del CeAS che hanno segnalato al Comune il mancato pagamento, sia i funzionari del Comune di Milano che hanno firmato e consegnato il provvedimento, sanno che i due cittadini destinatari delle lettere di richiamo sono sprovvisti di mezzi economici. I soggetti in questione sono disoccupati e non godono di alcun introito economico da quando sono ospiti nel CAA di Parco Lambro. Qui, infatti, è impossibile per loro svolgere quelle piccole attività “marginali” (per esempio lo sgombero di solai e cantine) che gli consentiva invece lo spazio loro assegnato nel campo di via Idro. Di fatto, le due famiglie stanno sopravvivendo grazie agli aiuti della madre (che gode di una modesta pensione sociale), ai pacchi alimentari ricevuti saltuariamente da parrocchie e altri enti caritatevoli, a qualche aiuto economico di amici consapevoli delle loro condizioni.
Sono trascorsi quasi 8 mesi da quando il Comune ha liberato l’area e ne sono passati 15 da quando la Giunta Comunale ha deliberato la chiusura del campo. Neppure un adulto ha seguito un programma per l’inserimento lavorativo: al momento sono tutti disoccupati (ad eccezione di quelli che lavoravano prima dello sgombero) e nei vari centri dove sono state collocate le famiglie, qualcuno di loro ha semplicemente fatto un colloquio preliminare di conoscenza per un’eventuale “borsa lavoro” che per ora non si è concretizzata.
Chiediamo pertanto un incontro urgente di aggiornamento della situazione, anche alla luce dell’ormai vicinissima data di scadenza della convenzione tra Comune e gestori dei CAA (31/12/2016), in cui ci sia la possibilità di conoscere quanto è stato fatto per favorire l’autonomia dei soggetti ospitati e quanto sia in previsione di fare nel prossimo immediato futuro.
Chiediamo inoltre, stante le premesse suddette e il fatto che i due soggetti in questione si sono impegnati a costruire un rapporto di maggiore collaborazione con gli operatori del CeAS, che vengano ritirate le lettere di richiamo.
Ringraziamo per l’attenzione che vorrete prestare alla nostra lettera e cogliamo l’occasione per porgere distinti saluti.
Condivisa e firmata da:
Mario Villa, ex Presidente del Consiglio di Zona 2
Alberto Ciullini, ex Presidente Commissione Scuola del Consiglio di Zona 2
Alberto Proietti, ex Presidente Commissione Urbanistica, Edilizia privata e Demanio del CdZ 2
Stefano Costa, ex Presidente Commissione Coesione Sociale e Sicurezza del CdZ 2
Piero Leodi, Luigi Vuono, Antonio Piazzi, “Amici di Via Idro”
Nadia Schavecher Sapevamo che sarebbe andata cos te. E' una vergogna!
Piero Leodi
Piero Leodi Cara Nadia, lo sapevamo sì. E lo abbiamo ripetuto decine di volte. Piuttosto inascoltati, anche a sinistra sinistra. Vedremo questa volta come andrà.
Nadia Schavecher
Nadia Schavecher Come vuoi che vada. Abbiamo capito che alle varie letterine e petizioni sono sordi! La sinistra e' una indicazione geografica niente di più....
Marco Essepi
Marco Essepi Mi prudono le mani......
Paolo Teruzzi

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