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venerdì 10 luglio 2015

...FORSE UN GESTO DI PROTESTA (!?)

POLEMICHE (PURTROPPO) SULLA RAPPRESENTANZA DEI #ROM

Io non sono un esperto della materia per cui non so chi abbia ragione. Registro solo con un pò di rammarico e per dovere di cronaca queste divisioni. Chi è più addentro valuterà  da sé.

Paolo

foto di Carlo Stasolla.


Negli ultimi 25 anni a Roma i "sedicenti rappresentanti rom" sono stati gli strumenti in mano ad amministratori, partiti e associazioni (anche rom) per la difesa dei rispettivi interessi. "E' la democrazia! - ci è stato ripetuto - I rom vanno ascoltati!".
Mi si dica un luogo, a Roma, dove nell'ultima quarto di secolo una vera rappresentanza di rom ha saputo incidere sulla rivendicazione dei diritti della rispettiva comunità. Un luogo solo. Mi si dica.
Occorre dunque a Roma azzerare ogni "rappresentanza rom" anche se questo comporta lo sdegno ipocrita di quegli stessi amministratori, partiti e associazioni (anche rom) che finora li hanno utilizzati. La vera democrazia e il vero ascolto verso il superamento dei campi passano per il dialogo individuale con ogni famiglia. Senza filtri di nessuno.
Questo è scritto nella proposta di delibera popolare. Per questo siamo stati attaccati dai cosiddetti "rappresentanti di rom, sinti e camminanti" con l'accusa di non averli consultati.






CARLO STASOLLA, L'ASSOCIAZIONE 21 LUGLIO E LE DENUNCE IPOCRITE

Di questo passo Carlo Stasolla dovrebbe richiedere l'abolizione dei sindacati, dei partiti e delle stesse associazioni (una delle quali, l'Associazione 21 Luglio, la dirige proprio lui).
Dovrebbe anche precisare che la sua operazione è diretta ad azzerare gli altri "filtri" per lasciarne uno solo: il suo.
A proposito delle denunce ipocrite, della confusione mentale e dell'autoreferenzialità dell'uomo solo al comando.

  •  Oramai il mondo Rom per Stasolla è come il suo giardino privato, dove decide tutto lui. Critica tutto e tutti ma non consente a nessuno di replicare (tutti quelli che criticano sono "bannati" e insultati alle spalle). A proposito dell'indole democratica che dovrebbe rassicurarci nelle sue relazioni dirette con le singole famiglie. Prestigiatore con le carte truccate!


    • Paolo Cagna Ninchi Mi verrebe da dire "Si, buana" Stassolla" a sentire il solito "bianco" che spiega ai "boveri negri" come gira il mondo e cioè che lui sta sopra e gli altri stanno sotto. Questo è, purtroppo, il sottile razzismo, che non è patrimonio del solo Stassolla ma di troppe associazioni e soprattutto di troppe istituzioni che considerano rom e sinti persone da prendere per mano. Cos'altro è questo disprezzo per il modo di essere delle comunità rom e sinte, questo rifiutarsi di ammettere che 25 anni di assistenzialismo delle istituzioni hanno tolto a rom e sinti la responsabilità delle scelte che li riguardano, questa proposta del dialogo individuale, naturalmente con lo Stassolla di turno, come se rom e sinti non fossero una comunità in grado di avere un'idea di sé del mondo e del modo di starci. Ma è proprio questo che inquieta gli Stassola vari, che rom e sinti prendano in mano il proprio destino togliendolo a quelli che su du esso costruiscono fortune e ricchezze personali.

  • Pavlovic Dijana Caro Carlo, se è così mi spieghi perché un qualsiasi comitato di qualsiasi quartiere è legittimato ad essere rappresentativo dei problemi del quartiere, incontra le istituzioni discute e ha la voce in causa nonostante non rappresenti formalmente tutte le persone che vivono in quel quartiere? Mi spieghi perché questo tipo di azioni viene incoraggiato e glorificato come la partecipazione attiva dei cittadini . E poi sopratutto spiegami perché secondo te per i Rom non dovrebbe essere così. Anzi non devi spiegarlo a me, spiegalo a te stesso e alla tua coscienza di riconosciuto attivista per i diritti umani e di paladino della causa Rom. Ti infastidisce così tanto una semplice e quasi ingenua richiesta da parte dei Rom di essere coinvolti e consultati? Perché? Certo che non esiste una rappresentanza, ma i Rom esistono sai? Sono veri, esseri viventi e sono anche cittadini che vogliono semplicemente partecipare ai processi decisionali che li riguardano. Qual'è il tuo problema? Anche in questo caso la loro posizione vale per lo meno quanto la tua . Da dove viene la tua presunzione di essere l'esperto illuminato che sa qual'è la strada giusta, che si può può permettere di escludere i Rom. Sai che novità i percorsi individuali con ogni famiglia? Sai in quante occasioni ho visto già i "i percorsi individuali", la gente ricattata fregata e sola che dopo poco si è trovata in strada senza niente mentre i politici esultavano di aver liberato la gente dalla segregazione chiudendo il campo. Scendi dal tuo piedistallo immaginario e confrontati con la gente per il cui bene combatti, se non ne sei capace occupati d'altro. Ci sono tante altre sfighe nel mondo che avrebbero bisogno del tuo intervento illuminato. E poi queste letterine e i posti su facebook sono abbastanza irritanti e non sono degni di uno come te. Organizza un incontro pubblico e invita i Rom per confrontarti su questi temi. Questo sì che sarebbe utile.