Nel 2009 quale legale rappresentante di una organizzazione rom ho proposto al sindaco di Roma di ritirare tutte le convenzioni per la gestione dei campi nomadi i quali sarebbero stati autogestiti dai rom stessi a costo zero con il coordinamento della nostra organizzazione e dei servizi territoriali e di utilizzare il fiume di denaro risparmiato per costruire case per tutti i cittadini, rom compresi. Se il comune di Roma avesse realizzato questa proposta e considerato il fiume di denaro speso per i campi nomadi, oggi a Roma non ci sarebbe una emergenza casa e i campi nomadi sarebbero stati smantellati. I campi nomadi possono essere smantellati con l'autogestione ed il coordinamento dei servizi territoriali.
Lo faranno mai? La politica sarà capace di rinunciare al business dello sfruttamento dei rom?
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Roma,
9 dicembre 2014 – «Sono al lavoro con il consigliere Riccardo Magi su
un piano per superare definitivamente e in maniera strutturale il
sistema dei campi rom nella Capitale che, oltre alla violazione
sistematica dei diritti, evidenziata anche dalla Commissione Europea,
comporta un esborso inac…
21luglio.org
- Battaglia vinta!
In questi giorni in cui si è svelato il rapporto politico-mafioso nella gestione dei "villaggi attrezzati" romani abbiamo chiesto al sindaco Marino una parola chiara sulla chiusura definitiva dei "campi nomadi" a Roma.
Il sindaco ci scrive e annuncia la svolta. Domani alle 14,00 ci vediamo presso il Best House Rom!