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mercoledì 12 marzo 2014

Best House Rom: là dove si è spento il sole


di Simona Hristian

muriStanze prive di finestre, illuminazione sia notturna che diurna garantita attraverso lampade al neon, aerazione assicurata da impianti di condizionamento, mancanza di spazi dove preparare e consumare i pasti, divieto di introdurre mobilio o arredamento vario a esclusione dei letti, 24 servizi igienici per 320 persone di cui 200 minori.
Non è un romanzo di fantascienza ma la realtà di Best House Rom, un centro d’accoglienza all’interno del GRA di Roma, descritta nel dossierSenza luce a cura dell’Associazione 21 luglio. Secondo il rapporto, nel capannone situato in un quartiere industriale della periferia orientale di Roma, vicino a via Tiburtina, le persone ospitate vivono in piccoli ambienti privi di luce e di aereazione naturale, e in condizioni di grave affollamento. Ogni nucleo familiare, composto in media da cinque persone, dispone di fatto della sola zona notte, che svolge anche funzioni di zona giorno e studio per i minori. “È come vivere in una tomba, però una tomba con l’aria condizionata” ironizza amaramente un amico di origine rom, ospite del centro.
Per comprendere meglio le condizioni di vita del centro di accoglienza di via Visso dove ogni persona dispone di 2,5 mq (invece dei 12 mq previsti per le strutture che prestano servizi socio-assistenziali), basti pensare che il Comitato europeo per la prevenzione della tortura e delle pene e trattamenti inumani o degradanti ha fissato a 7 mq la superficie minima “desiderata” per una cella. I 2,5 mq a persona sono inferiori anche ai 4 mq ritenuti auspicabili per le celle collettive destinate ai detenuti. L’edificio risulta inoltre classificato nella categoria C/2 (deposito di merci, sottotetti, locali di sgombero) quindi non potrebbe fungere da abitazione in mancanza di cambio di destinazione d’uso e di relativo adeguamento.
Come suggerisce anche il nome, il Best House Rom è una struttura destinata ad accogliere cittadini di origine rom, motivo per il quale l’Associazione 21 Luglio sostiene che il Comune di Roma opera de facto una discriminazione su base etnica, per di più con dei costi notevoli. Per accogliere una famiglia di 5 persone nel Best House Rom, l’Amministrazione comunale capitolina spende quasi 3 mila euro al mese, per un totale di oltre 2 milioni di euro all’anno per i 320 rom ospitati.
Esiste un’alternativa possibile al circolo vizioso del reinvestimento nella costruzione, nel rifacimento e nella gestione dei campi rom? Come dimostra l’esperienza del Comune di Messina, includere costa 5 volte meno che discriminare. Infatti, per formare al lavoro e assegnare un’abitazione in affitto a una famiglia rom di 5 persone, il Comune di Messina ha speso una cifra di 12.500 euro. Per ricollocare una famiglia rom di 5 persone nel nuovo “villaggio attrezzato” di via della Cesarina – secondo le stime dell’Associazione 21 luglio – il Comune di Roma spenderà, dopo un’accoglienza di 6 mesi presso Best House Rom, una cifra stimata di 61.000 euro, con la prospettiva di dover individuare nuove voci di spesa per la gestione e l’assistenza dei rom nel nuovo insediamento per un periodo di tempo indeterminato.
La situazione dei rom riguarda tutti noi perché – parafrasando Publio Terenzio Afro – in quantoesseri umani, nulla di ciò che è umano possa essere ritenuto a noi estraneo. Aldilà delle misure segregativediscriminatorie e per niente lungimiranti, aldilà dello spreco di ingenti risorse pubbliche e delle violazioni dei diritti e delle leggi, va considerato il fatto che circa due terzi degli ospiti di questa struttura sono minori costretti a una vita senza luce, con conseguenze ancora sconosciute sulla loro salute psico-fisica. Non si vede più il sole. Non ti accorgi più quando è giorno e quando è notte” è il triste lamento di uno degli ospiti di Best House Rom.

DA : http://www.terzobinario.it/best-house-rom-la-dove-si-e-spento-il-sole/34422?fb_action_ids=10202602176327519&fb_action_types=og.recommends&fb_source=other_multiline&action_object_map=%7B%2210202602176327519%22%3A651720478227740%7D&action_type_map=%7B%2210202602176327519%22%3A%22og.recommends%22%7D&action_ref_map=%5B%5D




11 marzo 2014